Studio Legale Giannini

Avv. Federica Giannini
27 gen 2025
Incentivi fiscali e appalti: cosa cambia con le nuove regole?
Negli ultimi anni, il Superbonus è stato al centro del dibattito politico, economico e sociale in Italia, rappresentando un’opportunità unica per incentivare la riqualificazione energetica e strutturale degli edifici. Tuttavia, la complessità delle norme e i continui aggiornamenti legislativi hanno creato non pochi dubbi per cittadini e imprese. Con gli ultimi decreti, sono emerse importanti novità che riguardano sia la disciplina degli incentivi fiscali, sia i rapporti contrattuali tra appaltatori e committenti. In questo articolo, analizzeremo le modifiche più rilevanti e come queste possono influire sulla realizzazione dei lavori.
Il Superbonus: un quadro aggiornato
Il Superbonus, introdotto dal Decreto Rilancio nel 2020, ha subito numerose modifiche negli anni, volte a bilanciare l’esigenza di sostenere il settore edilizio con quella di garantire sostenibilità finanziaria per lo Stato. Con il Decreto Legge n. 11/2023 (c.d. "Decreto Blocca Cessioni"), il Governo ha introdotto ulteriori restrizioni sul meccanismo della cessione del credito e dello sconto in fattura, limitando tali opzioni a specifiche categorie di interventi e soggetti.
Tra le principali novità:
Stop alla cessione del credito generalizzata: a partire dal 2023, la cessione del credito è consentita solo per gli interventi già avviati o per i quali sia stata già presentata la CILAS (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) entro il 16 febbraio 2023.
Incentivi ridotti: la percentuale di detrazione per il Superbonus è scesa dal 110% al 90% per le spese sostenute nel 2023, con ulteriori riduzioni previste negli anni successivi.
Maggiori controlli: sono stati intensificati i controlli sui requisiti per accedere al beneficio, al fine di contrastare le frodi e garantire un uso corretto delle risorse pubbliche.
Il Superbonus oggi: è ancora richiedibile?
Ad oggi, il Superbonus esiste ancora, ma con modifiche significative rispetto alla sua formulazione originaria. Per l'anno 2025, la detrazione è stata ridotta al 65% e si applica esclusivamente agli interventi per i quali, entro il 15 ottobre 2024, siano stati soddisfatti specifici requisiti:
Presentazione della CILAS per interventi diversi da quelli effettuati dai condomìni.
Adozione della delibera assembleare che approva l'esecuzione dei lavori e presentazione della CILAS per interventi effettuati dai condomìni.
Presentazione dell'istanza per l'acquisizione del titolo abilitativo, in caso di interventi che comportano la demolizione e ricostruzione degli edifici.
A meno di ulteriori modifiche legislative, il Superbonus non sarà più disponibile a partire dal 2026. Per chi non rientra in queste categorie, restano disponibili altri bonus edilizi, come il Bonus Ristrutturazioni e l'Ecobonus, sebbene con aliquote ridotte. Ad esempio, per le abitazioni principali, la detrazione è fissata al 50% per le spese sostenute nel 2025, mentre per le seconde case l'aliquota è del 36%.
Pertanto, chi intende avvalersi del Superbonus deve agire tempestivamente e verificare se rientra nelle condizioni sopra descritte.
Contratti d’appalto: i punti critici
Le modifiche al Superbonus hanno inevitabilmente avuto ripercussioni anche sui contratti d’appalto, generando incertezza tra appaltatori e committenti. Le principali problematiche riguardano:
Sospensione o interruzione dei lavori: In molti casi, le modifiche normative hanno portato a blocchi nei cantieri, soprattutto per difficoltà legate alla cessione del credito. Questo ha sollevato questioni giuridiche relative alla responsabilità per i ritardi e agli obblighi contrattuali.
Adeguamento dei contratti: La riduzione degli incentivi ha costretto molte parti a rinegoziare i contratti d’appalto, soprattutto per quanto riguarda i costi a carico del committente. In tali circostanze, è fondamentale verificare la presenza di clausole di revisione prezzi o di risoluzione anticipata.
Garanzie e adempimenti: Gli appaltatori devono garantire che i lavori siano conformi ai requisiti tecnici e documentali previsti dalla normativa sul Superbonus. Questo ha aumentato la necessità di perizie tecniche e di un’adeguata consulenza legale per evitare contestazioni future.
Giurisprudenza recente
La giurisprudenza ha iniziato a fornire chiarimenti su alcune delle controversie più comuni legate al Superbonus. Ad esempio:
Tribunale di Padova, sent. n. 2266/2023: Il giudice ha dichiarato la risoluzione di un contratto di appalto per inadempimento dell'appaltatore, ordinando la restituzione delle somme già versate dal committente. Tuttavia, la richiesta di risarcimento per la perdita del Superbonus è stata respinta, poiché il committente non ha dimostrato l'impossibilità di affidare i lavori a un'altra impresa entro i termini previsti per usufruire dell'agevolazione.
Tribunale di Torino, sent. n. 2908/2023: In questo caso, il tribunale ha riconosciuto il diritto al risarcimento per perdita di chance ai committenti che, a causa dell'inadempimento dell'appaltatore, non hanno potuto beneficiare del Superbonus. La sentenza sottolinea l'importanza di dimostrare il nesso causale tra l'inadempimento e la perdita dell'agevolazione.
Tribunale di Lodi, sent. n. 776/2024: Il giudice ha evidenziato che la semplice scadenza del termine per accedere al Superbonus non comporta automaticamente un danno risarcibile. È necessario provare che l'inadempimento dell'appaltatore sia la causa diretta della perdita dell'agevolazione fiscale.
Consigli pratici per committenti e appaltatori
Per navigare tra le insidie della normativa e dei contratti legati al Superbonus, ecco alcuni suggerimenti:
Verifica preliminare: Prima di avviare i lavori, è essenziale accertarsi che tutti i requisiti tecnici e documentali siano soddisfatti.
Clausole contrattuali chiare: Inserire nei contratti d’appalto clausole che disciplinino esplicitamente le conseguenze di eventuali modifiche normative.
Consulenza legale e tecnica: Rivolgersi a professionisti esperti per evitare errori che potrebbero compromettere l’accesso agli incentivi.
Conclusione
Le recenti modifiche normative hanno reso ancora più complesso il panorama del Superbonus e dei contratti d’appalto. Tuttavia, con una pianificazione attenta e un supporto professionale adeguato, è possibile sfruttare al meglio queste opportunità, riducendo i rischi per committenti e appaltatori.